Quanto può influire una formazione da grafica pubblicitaria?

Moltissimo se si pensa che questa espressione d’arte si affianca al cinema e alla televisione caratterizzandosi come uno tra i più autentici linguaggi creativi del xx° secolo.

Rita Sarzi Amadè si è mossa agevolmente all’interno di questa forma d’arte fino ad arrivare all’attuale ciclo di opere , dove la forma geometrica, l’appiattimento del colore e l’energia di un segno rapsodico entrano da componenti essenziali del dipinto.

E’ la sua poesia, anche se per esprimersi, in precedenza, richiamava il figurativo attraverso una serie di immagini grafiche di una scattante sagoma maschile in parata, caratterizzata da bombetta e bastoncino, brillante nella serialità del gesto e nel suo impennarsi saltuario in un espressivo capovolgersi acrobatico del modello, per subito riacquistare l’ordine della ripetizione nel percorso di un reticolo geometrico.

Un segnale di ulteriore freschezza, che a distanza porta non al distacco della figura ma piuttosto a seguire un pensiero interiore adatto a tradurre, con abilità, in forme e colori il dinamismo e la vitalità del lavoro in progressione di Rita Sarzi Amadè.

Si, è infatti la creatività, proprio questa che la conduce a sciogliere la griglia geometrica precedente dove risiedono le figurette per aprire un percorso di forme astratte, che si dispongono, con apparente semplicità, fino ad accostarsi una accanto all’altra , nella resa veloce di un iniziale progetto.

Tratto da "Frammenti Spaziali" di Maria Lucia Ferraguti